LuqPost: #9 Mosca ha vinto la Roubaix
Posted: Tue Apr 14, 2015 10:22 am
MOSCA HA VINTO LA ROUBAIX
Mosca ha vinto la Roubaix.
E chissenefrega? Direte voi…
E invece per me è molto importante, perché Mosca è forse uno dei manager che più ha fatto suo un concetto a me caro, cioè la programmazione del team. Argomento che sarà chiave nelle puntate del prossimo mese.
Cercherò in questa puntata di analizzare ciò che a mio modo di vedere lo ha aiutato a diventare uno dei manager italiani (se non il manager italiano) più forti.
PORSI DEGLI OBIETTIVI
Questo punto è fondamentale. Mosca ha sempre avuto una sorta di ossessione per il pavé, il suo obiettivo era vincere sul Pavé, preferibilmente alla Roubaix. Sapeva benissimo che non poteva essere competitivo tutto l’anno, certo si può sempre creare un team bilanciato però non puoi mai essere sempre competitivo e sempre tra i favoriti.
Allora lui sceglieva, pur dovendo fare delle rinunce importanti. Con un team di passistoni mica potevi vincere il Giro d’altronde, ma aumentavi le tue possibilità di vittoria nelle altre gare. E poi esistono sempre le fughe!
Focalizzatevi su ciò che volete vincere e lavorate per quello! Il resto giocatelo all’attacco.
PROVARE E RIPROVARE
E’ stata incredibile la “testardaggine” del Mosca nel provare e riprovare.
Le cose non andavano bene? Secondi posti, Terzi posti, delusioni? Lui riprovava. Cercando sempre di apportare dei miglioramenti rispetto alla formazione dell’anno precedente.
Come il setup di una macchina di F1, ogni volta cambiava qualcosa e ogni volta si avvicinava sempre di più all’obiettivo, e quando i miglioramenti sono finiti, ecco la pole, il primo posto.
Penso che dietro a questi suoi continui miglioramenti ci fosse un presupposto fondamentale. Nelle gare che gli interessavano Mosca era sempre autocritico in caso di sconfitta, non diceva mai che gli altri erano più forti, ma che il suo team aveva delle lacune.
Questo ovviamente l’ha portato ogni volta più vicino, perché capiva quali erano i problemi del suo team facendo analisi lucide.
ABILITA’ ED ESPERIENZA
Anche questo è un punto importante. Non si può pensare di battere giocatori forti solo con un gran team. Nelle classiche bisogna capire cosa si deve fare e quando si deve farlo!
Ovviamente per essere più forti il segreto è giocare, ma non solo.
Anche osservare le gare degli altri aiuta non poco ad aumentare il proprio bagaglio di esperienza. Vedere gli altri correre, discutere nella chat spettatori è un ottimo modo per imparare quali siano gli errori e cercare di non commetterli quando poi si correrà.
In tutte le grandi classiche, infatti, vedrete i manager più forti osservare cosa fanno gli altri per vedere se c’è qualche buona idea che può essere sfruttata.
Questa almeno la mia idea di come si può vincere a RSF. Non è detto che questo metodo sia valido per tutti ma indubbiamente è una buona base.
Se Mosca poi vuole intervenire, correggere, aggiungere, sono più che felice.
Ancora complimenti per la Parigi-Roubaix, e continua a correre sul pavé
TALENT SCOUT
Sprinter abbastanza buono. 50-55-64 con 82 sprint e 44 reg. Ottimo se lo cercate per metà stagione. Buono anche il classico 55-74-78 con 42reg, può essere un valido aiuto e con un po’ di fortuna anche più.
Buon periodo anche per gli scalatori, però è troppo tardi per Giro e Tour, per questo inverno e per la maglia giovani al Tour ottimo il 72-56-72 con 57tt anche se con “solo” 42reg.
Mosca ha vinto la Roubaix.
E chissenefrega? Direte voi…
E invece per me è molto importante, perché Mosca è forse uno dei manager che più ha fatto suo un concetto a me caro, cioè la programmazione del team. Argomento che sarà chiave nelle puntate del prossimo mese.
Cercherò in questa puntata di analizzare ciò che a mio modo di vedere lo ha aiutato a diventare uno dei manager italiani (se non il manager italiano) più forti.
PORSI DEGLI OBIETTIVI
Questo punto è fondamentale. Mosca ha sempre avuto una sorta di ossessione per il pavé, il suo obiettivo era vincere sul Pavé, preferibilmente alla Roubaix. Sapeva benissimo che non poteva essere competitivo tutto l’anno, certo si può sempre creare un team bilanciato però non puoi mai essere sempre competitivo e sempre tra i favoriti.
Allora lui sceglieva, pur dovendo fare delle rinunce importanti. Con un team di passistoni mica potevi vincere il Giro d’altronde, ma aumentavi le tue possibilità di vittoria nelle altre gare. E poi esistono sempre le fughe!
Focalizzatevi su ciò che volete vincere e lavorate per quello! Il resto giocatelo all’attacco.
PROVARE E RIPROVARE
E’ stata incredibile la “testardaggine” del Mosca nel provare e riprovare.
Le cose non andavano bene? Secondi posti, Terzi posti, delusioni? Lui riprovava. Cercando sempre di apportare dei miglioramenti rispetto alla formazione dell’anno precedente.
Come il setup di una macchina di F1, ogni volta cambiava qualcosa e ogni volta si avvicinava sempre di più all’obiettivo, e quando i miglioramenti sono finiti, ecco la pole, il primo posto.
Penso che dietro a questi suoi continui miglioramenti ci fosse un presupposto fondamentale. Nelle gare che gli interessavano Mosca era sempre autocritico in caso di sconfitta, non diceva mai che gli altri erano più forti, ma che il suo team aveva delle lacune.
Questo ovviamente l’ha portato ogni volta più vicino, perché capiva quali erano i problemi del suo team facendo analisi lucide.
ABILITA’ ED ESPERIENZA
Anche questo è un punto importante. Non si può pensare di battere giocatori forti solo con un gran team. Nelle classiche bisogna capire cosa si deve fare e quando si deve farlo!
Ovviamente per essere più forti il segreto è giocare, ma non solo.
Anche osservare le gare degli altri aiuta non poco ad aumentare il proprio bagaglio di esperienza. Vedere gli altri correre, discutere nella chat spettatori è un ottimo modo per imparare quali siano gli errori e cercare di non commetterli quando poi si correrà.
In tutte le grandi classiche, infatti, vedrete i manager più forti osservare cosa fanno gli altri per vedere se c’è qualche buona idea che può essere sfruttata.
Questa almeno la mia idea di come si può vincere a RSF. Non è detto che questo metodo sia valido per tutti ma indubbiamente è una buona base.
Se Mosca poi vuole intervenire, correggere, aggiungere, sono più che felice.
Ancora complimenti per la Parigi-Roubaix, e continua a correre sul pavé
TALENT SCOUT
Sprinter abbastanza buono. 50-55-64 con 82 sprint e 44 reg. Ottimo se lo cercate per metà stagione. Buono anche il classico 55-74-78 con 42reg, può essere un valido aiuto e con un po’ di fortuna anche più.
Buon periodo anche per gli scalatori, però è troppo tardi per Giro e Tour, per questo inverno e per la maglia giovani al Tour ottimo il 72-56-72 con 57tt anche se con “solo” 42reg.